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Il pescatore che batteva l’acqua – Esopo favole

Una favola dedicata a coloro che per la loro convenienza non si fanno scrupoli a creare scompiglio e agitazione

Un pescatore pescava in un fiume.

Dopo aver disteso le reti e sbarrato la corrente dall’una all’altra riva, batteva l’acqua con una pietra legata ad una corda, perché i pesci, fuggendo all’impazzata, andassero ad impigliarsi tra le maglie della rete.

Vedendolo intento a quest’operazione, uno degli abitanti del luogo si mise a rimproverarlo, perché sporcava il fiume e rendeva loro impossibile bere un po’ d’acqua limpida.

E quello rispose: «Ma se non intorbido così l’acqua, a me non resta che morir di fame».

 

Morale della favola

In questa favola, Esopo ci racconta che così succede sia all’interno di uno Stato, sia nella vita in generale. Vi sono infatti politici o normali persone che per il loro interesse e tornaconto, non si fanno problemi a creare ed alimentare confusione e discordie.

Se sei interessato alla morale, ovvero l’insegnamento che puoi trarre dai racconti e dalle favole, vai alla categoria: Racconti e Favole Formative. Di favole di Esopo e non solo, ne troverai moltissime.

 


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