D’inverno le formiche si davano un gran da fare, per conservare il cibo raccolto nell’estate.
Una cicala affamata si avvicinò alle formiche e chiese loro del cibo.
Le formiche le risposero: “Che hai fatto quest’estate? Perché non hai pensato a prepararti il cibo per l’inverno “
E la cicala semplicemente rispose: “D’estate non avevo tempo, infatti ero impegnata a cantare, godendo dei raggi del sole”.
Le formiche ridendo replicarono: “Ma se d’estate cantavi, ora che è inverno balla!”.
La cicala umiliata si allontanò.
In quel momento il vento, soffiando impetuoso, disperse tutto il cibo raccolto dalle formiche e le ridusse alla disperazione.
Morale della favola
Questa favola di Esopo ci insegna due cose sulla vita:
- Riguardo alla superficialità della cicala: se non si vuole soffrire e correre rischi, bisogna essere previdenti in ogni situazione;
- Relativamente alla sciagura delle formiche: non bisogna mai essere crudeli con nessuno, soprattutto con gli sventurati.
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