Il Contadino, il figlio e l’asinello
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Il contadino, il figlio e l’asinello – Esopo favole

Quando nel dare retta a tutti finiamo per accontentare nessuno e danneggiare solo noi stessi

Un giorno un contadino con suo figlio ed un asinello erano in viaggio verso il mercato.

A turno procedevano trasportati dall’asinello così da attenuare la fatica del percorso.

Mentre il padre viaggiava in groppa all’asino, il figlio camminava avanti, a piedi, tirando le redini dell’animale. I vari passanti che li osservavano commentavano, a voce alta, tra loro: “Osserva, un vecchio inutile che mentre risparmia la sua salute, fa ammalare un bel giovane“.

Ad un certo punto, uno dei passanti, rivolgendosi direttamente al contadino, disse: “Come puoi startene tranquillamente seduto lì sopra mentre tuo figlio sta soffrendo?”.

Sentite quelle parole, il padre ne rimase talmente colpito che scese immediatamente giù dall’asino e disse al figlio di salirci sopra al suo posto.

Fatto ancora un po’ di percorso, altri passanti cominciarono a commentare: “Guarda, un giovane sano e pigro che costringe l’anziano padre a camminare mentre lui se ne sta comodamente sull’asino”.

E poi uno dei viandanti rivolgendosi al figlio disse: “Giovane non ti vergogni? Non vedi che in questo modo stai facendo soffrire il tuo anziano padre?”.

Il giovane rimase così amareggiato da quelle parole, tanto da chiedere al padre di salire subito sull’asino insieme a lui.

Percorsa un po’ di strada, ecco che arrivano altri commenti: “Come possibile far soffrire così quella povera bestia? Quell’asinello è così stanco e qui due scansafatiche gli stanno seduti sopra come se fossero due pascià. Povero animale!”.

Padre e figlio erano così mortificati che senza dirsi nulla, scesero subito dall’asino e proseguirono la loro strada entrambi a piedi.

Non avevano fatto che poca strada ed ecco arrivare dei nuovi commenti e stavolta anche risate: “Guardate quei due stupidi. Hanno un asino e invece di salirci sopra, se lo trascinano a piedi”.

A quel punto il contadino, stanco di tutti quei giudizi, disse al figlio:

Qualunque cosa facciamo non avremo mai l’approvazione di tutte le persone che incontriamo. Troveremo sempre qualcuno che ci criticherà.

Pertanto, smettiamo da ora in poi di ascoltare i commenti e le critiche degli altri: decidiamo e facciamo solo quello che riteniamo giusto e corretto per noi”.

 

Morale della favola

Questa favola di Esopo ci insegna che molte volte le persone che incontriamo e che non ci conoscono, tendono a giudicarci, senza sapere molto della nostra situazione.

Nel caso specifico, sia che a dorso dell’asino ci fosse stato il contadino, o il figlio, o ambedue, oppure entrambi andassero a piedi, c’era sempre qualcuno che criticava il loro operato.

Nella vita, quindi, bisogna non dare troppo retta ai commenti ed alle critiche che riceviamo, soprattutto dalle persone che ci conoscono superficialmente.

Nel dar retta a tutti, finiamo infatti per non accontentare nessuno e danneggiare solo noi stessi.

Le persone vivrebbero certamente meglio se si preoccupassero meno di ciò che gli altri pensano, dicono o fanno.

Pur ammettendo che nella vita è importante chiedere consiglio e condividere idee ed opinioni, soprattutto con le persone che stimiamo, non dobbiamo assolutamente lasciarci condizionare da ciò che dicono e pensano gli altri. La nostra opinione, ben ponderata, deve essere per noi la più importante.

Pertanto, nella vita chiediamo pure le opinioni degli altri ed ascoltiamole sempre con cortesia (lo stesso vale per le opinioni non richieste) ma alla fine decidiamo con la nostra testa.

Perseguiamo quindi quello che riteniamo giusto ed evitiamo di star troppo male se qualcuno ci dice che stiamo sbagliando.

Non sempre le critiche che riceviamo sono corrette, giuste ed utili.

A tal proposito, leggi anche, l’articolo presente su questo blog: Quando l’ostacolo siamo noi

 

Se sei interessato alla morale, ovvero l’insegnamento che puoi trarre dai racconti e dalle favole, vai alla categoria: Racconti e Favole Formative.

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