Un falco s’era lasciato addomesticare, e veniva a posarsi sulla mano del padrone, quando lo chiamava.
Il gallo, invece, scappava lontano e schiamazzava, quando il padrone gli si avvicinava.
Allora il falco disse al gallo:
“Voialtri galli non conoscete la gratitudine. Soltanto quando siete affamati, vi accostate ai padroni!
Ben diversi siamo noialtri, uccelli selvatici: noi, di forza, ne abbiamo tanta, e in volo siamo più veloci di voi, ma non scappiamo lontano dagli uomini, anzi andiamo di nostra volontà a posarci sulla loro mano, quando essi ci chiamano.
Noi siamo riconoscenti a chi ci dà mangiare”.
Rispose il gallo:
“Voi non scappate lontano dagli uomini perché non avete mai visto un falco arrosto, ma noi, di galli arrosto, ne vediamo ogni momento”.
Morale della favola
Questa favola di Lev Tolstoj ci ricorda quanto la gente parli a sproposito e superficialmente, senza conoscere i fatti e le circostanze che stanno dietro alle singole situazioni.
Leggi a tal proposito la favola: Il contadino, il figlio e l’asinello – Esopo
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