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Ninna nanna della guerra – Trilussa

Una poesia contro la guerra, che ci fa capire che anche se passa il tempo i motivi per fare le guerre non cambiano mai

La poesia Ninna nanna della guerra è stata scritta nel 1914 dal poeta dialettale romano Trilussa, il cui vero nome è Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri (1871 – 1950), per manifestare contro l’intervento italiano nella prima guerra mondiale.

Sebbene sia stata scritta molto tempo fa, la poesia di Trilussa è a tutt’oggi molto attuale.

Trilussa – Ninna nanna della guerra

 

Si riporta anche il testo (con adattamenti).

Fa la nanna, che nel sonno nun vedrai tante infamie e tanti guai che succedono ner monno tra le spade e li fucili de li popoli civili.

Ninna nanna, tu nun senti li sospiri e li lamenti de la gente che se scanna per un matto che commanna; che se scanna e che s’ammazza a vantaggio de la razza o a vantaggio della fede per un Dio che nun se vede, ma che serve da riparo ar sovrano macellaro.

Chè quer covo d’assassini che c’insanguina la tera, sa benone che la guera è un gran giro de quattrini che prepara le risorse pe li ladri de le borse.

Fa la ninna, cocco bello, finché dura sto macello: fa la ninna, che domani rivedremo li sovrani che se scambiano la stima boni amichi più de prima.

So cuggini e fra parenti nun se fanno complimenti: torneranno più cordiali li rapporti personali.

E riuniti fra de loro senza l’ombra d’un rimorso, ce faranno un ber discorso su la pace e sul lavoro pe quer popolo cojone risparmiato dar cannone!

 

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