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Il gatto e i topi – Esopo favole

Diffida sempre di chi si è già dimostrato pericoloso una volta, perché può esserlo sempre

C’era una casa piena di topi. Lo venne a sapere un gatto, che andò a stabilirsi e prendendoli uno alla volta, se li mangiava.

I topi, non appena si resero conto del grande pericolo in cui si trovavano, iniziarono a nascondersi nelle loro tane e a non uscire, finché il gatto capì che bisognava farli uscir fuori con qualche altra astuzia.

Il gatto salì quindi sopra un paletto, e, lasciandosi penzolare giù, fingeva di essere morto, ma quando un topo, facendo capolino, lo scorse ed esclamò: «Caro mio, puoi diventare anche un sacco, ma noi vicino a te non ci verremo!»

 

Morale della favola

Questa favola mostra come gli uomini prudenti, una volta fatta esperienza della malvagità di qualcuno, non si lascino più ingannare dai suoi imbrogli.

La favola è abbastanza simile ad un’altra sempre scritta da Esopo, il cui titolo è “La donnola e le galline”, eccola:

La donnola e le galline

Una donnola sentì che in una fattoria c’erano delle galline ammalate e, camuffatasi da medico e munita degli strumenti della sua professione, vi si recò.

Fermatasi alla porta, cominciò a chiedere come stessero di salute. E quelle pronte: «Benone» dichiararono «Basta che tu giri al largo».

Con la morale di questa seconda favola, Esopo ci insegna che le persone prudenti sanno riconoscere i malvagi, per quanto questi ostentino le migliori intenzioni.

 

Se sei interessato alla morale, ovvero l’insegnamento che puoi trarre dai racconti e dalle favole, vai alla categoria: Racconti e Favole Formative. Di favole di Esopo e non solo, ne troverai moltissime.

 


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