Un lupo vide un agnello che beveva ad un torrente sotto di lui e gli venne voglia di mangiarselo.
Così, cercando un pretesto per un litigio, gli disse che bevendo, sporcava la sua acqua e che lui non riusciva più a bere.
“Ma tu sei a monte ed io a valle” rispose l’agnello. “E’ impossibile che bevendo al torrente io sporchi l’acqua che passa prima da te”.
Venuta meno quella scusa, il lupo ne inventò un’altra: “Ma tu sei quello che l’anno scorso ha insultato mio padre”. E l’agnello, di nuovo, gli rispose che l’anno prima non era ancora nato, dunque non poteva aver insultato nessuno.
“Bene” concluse il lupo “Sei bravo a trovare delle scuse per tutto, ma io non posso rinunciare a mangiarti!” e saltò addosso al povero agnello, divorandolo.
Morale della favola
Questa favola di Esopo insegna che vi sono individui che inventano menzogne ed ingannano pur di opprimere i più deboli.
Purtroppo, se qualcuno ha deciso di farci un torto inventando storie, di cui assolutamente non abbiamo colpa, è difficile in questi casi cercare di far valere la logica e la giustizia.
La favola: Il lupo e l’agnello, verrà riscritta nel corso del tempo anche da altri autori.
In particolare, il poeta italiano dialettale-romanesco Trilussa, ispirandosi ad essa, ne farà una versione molto carina che intitolerà: L’agnello infurbito, eccola:
Un Lupo che beveva in un ruscello vidde (vide), dall’antra (dall’altra) parte de la riva, l’immancabbile Agnello.
“Perché nun venghi (non vieni) qui ?” Je (gli) chiese er (il) Lupo.
“L’acqua, in quer punto, è torbida e cattiva e un porco ce fa spesso er semicupo (il bagno).
Da me, che nun ce bàzzicca er bestiame (che non è frequentato dagli altri animali), er ruscelletto è limpido e pulito”.
L’Agnello rispose: “Accetterò l’invito quando avrò sete e tu nun avrai fame”.
Se sei interessato alla morale, ovvero l’insegnamento che puoi trarre dai racconti e dalle favole, vai alla categoria: Racconti e Favole Formative.
Di favole di Esopo e non solo, ne troverai moltissime.