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Il topo vanitoso – favola di Lev Tolstoj

“Chi troppo vuole nulla stringe” e “Chi si contenta gode” sono due proverbi che questa favola di Lev Tolstoj ci aiuta a capirne il significato

Un topo viveva sotto il pavimento del granaio di un contadino. Si poteva considerare un topo fortunato perché nel pavimento c’era un piccolo buco attraverso il quale il grano cadeva chicco a chicco.

Il topo, senza far nulla, aveva quindi quel tanto per mangiare a sazietà e vivere felice.

Ma essendo un po’ vanitoso, un giorno decise di invitare gli amici per vantarsi della sua fortuna.

Per fare bella figura con gli ospiti e avere più grano a disposizione, rosicchiò il pavimento di legno e ingrandì il buco da cui cadeva il grano. Poi uscì dalla sua tana, per andare a chiamare gli amici.

Quando vi ritornò con tutti gli ospiti, non trovò neanche un chicco di grano. Anche il buco non c’era più.

Il contadino, infatti, che fino a quel momento non si era mai accorto di quel piccolo buco, lo aveva invece subito notato una volta ingrandito e si era affrettato a recuperare il grano che era caduto nel buco e a chiuderlo con delle nuove assi di legno.

 

Morale della favola

Questa favola di Lev Tolstoj vuole insegnarci che a voler essere troppo ingordi, si finisce con il perdere tutto quello che si ha.

 

Abbastanza simile come morale è una favola di Esopo, La gallina dalle uova d’oro, eccola:

Un tale possedeva una bella gallina che ogni tanto faceva delle uova d’oro.

Pensando che avesse un mucchio d’oro nelle viscere, egli la uccise e scoprì che dentro era fatta come tutte le altre galline.

Così nella speranza di trovar la ricchezza tutta in una volta, restò privo anche del suo sicuro guadagno.

La morale di questa seconda favola vuole insegnarci che a volte è meglio accontentarsi di quello che si ha, perché ad essere insaziabili, si corre il rischio di perdere tutto.

 

Dello stesso simile avviso è anche Fedro che con la sua favola, Il cane e la carne, invita a non eccedere nelle pretese. Ecco la sua favola:

Un cane attraversando, a nuoto, un fiume con in bocca un pezzo di carne, vede nell’acqua la sua immagine.

Convinto che la carne sia portata da un altro cane, tenta di afferrarla, ma la sua avidità gli fa perdere il boccone che stringe tra i denti.

Questa favola di Fedro può avere come morale, un altro noto proverbio: “Il troppo o il meglio è nemico del bene”.

 

Se sei interessato alla morale, ovvero l’insegnamento che puoi trarre dai racconti e dalle favole, vai alla categoria: Racconti e Favole Formative. Ne troverai moltissime.

 


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