Esopo è stato uno scrittore, tra i più apprezzati del suo tempo, noto in particolar modo per le sue favole.
Della sua vita si sa poco, ma la sua fama è giunta fino ai giorni nostri.
La tradizione dice che fosse originario della Frigia (l’attuale Turchia centrale) portato in Grecia come schiavo, dove visse in un periodo che va tra il 620 ed il 564 a.C.
Alcuni storici invece ritengono che arrivasse dall’Africa, per via del suo stesso nome Esopo che nel greco arcaico traduceva la parola “Etiope”. Per altri invece Esopo non sarebbe mai esistito.
Di Esopo comunque si possono trovare accenni, anche se brevi, nelle opere di scrittori di epoche successive a lui, tra cui: Erodoto, Aristofane, Senofonte, Plutarco, Platone e Aristotele.
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Esopo vita
Si racconta che fosse di brutto aspetto, gobbo e per di più muto, ma al tempo stesso furbo, di buon senso ed ironico.
La leggenda racconta che riceve il dono della parola grazie alla sua gentilezza ed il suo senso di ospitalità, dopo aver accolto una sacerdotessa di Iside che aveva smarrito il suo cammino.
La dea Iside pregata dalla sacerdotessa gli apparirà insieme alle nove Muse. La dea gli darà la possibilità di utilizzo della parola, mentre ognuna delle nove muse gli conferirà uno specifico dono che lo renderanno un oratore eccellente.
In seguito sembra che riuscì ad ottenere la libertà, proprio grazie alla sua intelligenza e ai saggi consigli che diede attraverso proprio l’uso delle favole al suo padrone (il filosofo Xanto, ricercato precettore di giovani facoltosi) ed ai cittadini dell’isola di Samo per salvarli dalle mire espansionistiche del re di Lidia, Creso.
Una volta libero, iniziò a viaggiare in Oriente, spingendosi prima in Lidia presso il re Creso dove sembra abbia raccolto in forma scritta i suoi discorsi e le favole depositandoli presso la biblioteca del re e poi a Babilonia dove resterà per un certo tempo al servizio del re, Licurgo.
Proprio presso il re di Babilonia Esopo vincerà per conto del re una serie di sfide di indovinelli contro il faraone d’Egitto, Nectanebo.
Durante i suoi numerosi viaggi ebbe anche modo di frequentare l’ambiente dei Sette Sapienti.
La condanna a morte da parte dei cittadini di Delfi
Solo in un caso Esopo fallisce. Quando deve aiutare se stesso.
Tornato in Grecia a Delfi, dopo i suoi lunghi viaggi, sarebbe stato infine vittima delle ire del popolo di quella città che lo presero in odio per le violente accuse di corruzione e disonestà da lui mosse sia ai cittadini sia ai sacerdoti da lui considerati come dei parassiti occupati costantemente in banchetti e sacrifici.
Accusato ingiustamente di furto (una coppa d’oro sacra al dio Apollo) fu condannato a morte, facendolo precipitare dalle rupi nella profonda gola ai cui piedi sgorga la fonte Castalia.
Secondo la leggenda, Apollo ne vendicherà la morte, facendo scoppiare nella città di Delfi un’epidemia ed altri disastri che cessarono solo dopo molti sacrifici agli dei per riabilitare il nome di Esopo. Fatto che servì a diffondere maggiormente la fama di Esopo.
Esopo – Il creatore della prima grande raccolta scritta di favole
Se hai già letto l’articolo: Storia e caratteristiche delle favole e perché possono insegnarci molto sulla vita, avrai avuto modo di vedere che la favola è un genere letterario molto antico le cui origini sono da ricercare in Oriente.
Il mondo greco, nel mosaico delle sue componenti etniche indoeuropee ha recepito ed ha poi autonomamente arricchito l’ampio patrimonio di conoscenze della favola.
Ma è grazie allo scrittore Esopo che si avrà la sistemazione di tutto il patrimonio favolistico greco e la prima grande raccolta scritta di favole.
Esopo, infatti, é considerato il promotore della favola come forma letteraria scritta.
La stessa definizione di favola che si trova nella maggior parte dei vocabolari: “Breve narrazione i cui protagonisti sono per lo più animali umanizzati e che ha lo scopo di trasmettere una morale” è basata principalmente sulla favola esopica.
Le virtù e i vizi che gli animali di Esopo incarnano sono profondamente umani: avidi o generosi, ingenui o astuti, deboli o forti, con le loro battute fulminanti ci mettono di fronte ad un mondo semplice ma al tempo stesso veritiero dove chiunque di noi può riconoscere se stesso e le persone che conosciamo.
La raccolta delle favole di Esopo è composta da circa 500 favole, di cui non tutte sono giunte a noi.
È impossibile chiaramente distinguere tra tutte le favole attribuite ad Esopo nel corso dei secoli quanto sia effettivamente di sua creazione e quanto invece sino di autori precedenti ad Esopo.
Esopo è stato insieme ad Omero l’educatore del popolo greco
In Grecia prima e poi nel mondo romano grazie a Fedro le favole di Esopo entrano ben presto nell’insegnamento scolastico.
Insieme all’Iliade e l’Odissea di Omero, le favole di Esopo rappresentavano la letteratura consueta per chi affrontava i principi dello studio delle lettere.
Al testo, semplice ed immediato della favola, Esopo aggiungerà poi anche un breve commento mirato a rendere la favola più aderente all’educazione morale che si proponeva come fine.
Con le sue favole Esopo mirava ad insegnare, non solo ai giovani, un insieme di virtù e di norme utili al vivere comune, quali l’importanza dell’amicizia, la franchezza, la verità, la moderazione, l’amore per il lavoro.
Nonché di far conoscere le caratteristiche negative presenti nell’animo umano che si manifestano nella vita reale di tutti i giorni, quali l’inganno, l’arroganza, la stupidità, l’invidia e la falsità delle persone.
La diffusione delle favole di Esopo sulla cultura occidentale
Esopo verrà letto e imitato in tutto il Medioevo.
Nel Quattrocento durante il Rinascimento, grazie all’invenzione della stampa le favole di Esopo sono state uno dei testi più amati e più stampati.
Nel Seicento le favole di Esopo rimaneggiate dal poeta francese Jean de la Fontaine (1621 – 1695) avranno un ulteriore sviluppo.
Proprio il valore formativo delle favole di Esopo spingerà poi il re di Francia Luigi XIV a far realizzare (tra il 1672 e il 1677) un labirinto alla Reggia di Versailles, all’interno del quale fece ergere 39 fontane a rappresentare alcune delle favole di Esopo (Il labirinto verrà purtroppo rimosso nel 1778 da Lugi XVI).
Le favole di Esopo hanno sempre mantenuto un notevole impatto ed influenza sulla cultura occidentale.
Ancora oggi sono tuttora molto apprezzate per il loro valore educativo, non solo dei più piccoli.
Esopo biografia
La biografia di Esopo la puoi leggere nel Romanzo di Esopo, chiamato anche Vita di Esopo. Si tratta di un sommario che riassume sinteticamente tutta la sua vita. In pratica di una biografia romanzata della sua vita.
Tramandato fin dal I – II secolo a.C. in forma scritta, è pervenuto ai giorni nostri in diverse redazioni.
Tra le varie versioni disponibili, ti consiglio il seguente: Romanzo di Esopo
Indovinelli di Esopo
Esopo é rimasto famoso anche per la sua abilità nel proporre e risolvere indovinelli, eccone solo alcuni:
- Qual è quella cosa che ognuno aspira a raggiungere ma che se gli fosse offerta immediatamente rifiuterebbe come si rifiuta un pessimo affare? (la vecchiaia)
- Chi sono quelle due sorelle che nascono e muoiono ogni giorno e l’una causa la morte dell’altra? (il giorno – femminile in greco – e la notte che segnano i rispettivi confini di esistenza)
- Qual è il più astuto degli animali? (l’animale che ancora non si è fatto addomesticare dall’uomo).
Esopo favole formative
In questo blog sono raccolte, molte favole di Esopo con morale.
Sono sicuro che indipendentemente dalla nostra età, molte di esse possano aiutarci nell’ambito della nostra crescita personale in questo caotico mondo.
Se sei interessato alla morale, ovvero l’insegnamento che puoi trarre dai racconti e dalle favole, vai alla categoria: Racconti e Favole Formative. Di favole di Esopo e non solo, ne troverai moltissime.
A proposito di favole, leggi anche:
- Storia e caratteristiche delle favole e perché possono insegnarci molto sulla vita
- Fedro – il favolista latino che si è ispirato al greco Esopo
- Leonardo da Vinci, scrittore
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