Una volpe, nel saltare una grossa buca, scivolò e per non cadere, si aggrappò, come sostegno, ad una siepe di rovo, proprio vicino alla buca, graffiandosi e pungendosi a sangue tutte le zampe con le sue spine.
«Ahimè!» gli disse tutta indolorita, mentre nel frattempo si leccava le ferite da lui provocate. «Io mi rivolgevo a te per avere un aiuto e tu mi hai conciato ben peggio».
«L’errore è tuo, mia cara» le rispose il rovo «hai voluto aggrapparti proprio a me che come sai, per abitudine, sono quello che si aggrappa sempre a tutto».
Morale della favola
Con questa favola, Esopo vuol farci riflettere su come siano sprovveduti e sciocchi quegli uomini che ricorrono per un aiuto a chi, per natura, è portato a far del male.
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